CATCH & RELEASE
Una sana e sportiva abitudine ormai affermatasi pienamente, ma per eseguirlo nella maniera corretta bisogna osservare una prassi precisa.
Cos’è il Catch & Release
Per chi mastica un po’ di inglese la pesca Catch & Release non presenta dubbi di interpretazione: si tratta dell’attività di pesca che prevede di rilasciare il pesce non appena viene catturato, consentendogli quindi di tornare a nuotare libero e felice. Si cattura un pesce, si fa tutt’al più una foto velocissima, e si libera, per mettersi nuovamente a pescare, per poi procedere nuovamente con il Catch & Release.
Come fare Catch & Release in modo corretto
L’attenzione alla modalità di rilascio dovrebbe essere velocissima, per non vanificare l’atto stesso. Si pesca, si fa una foto velocissima (senza tenere il pesce per la mandibola, e usando entrambe le mani), si slama e si lascia il pesce. La slamatura può avvenire con l’apposito slamatore – della misura giusta – o con una pinza da chirurgo. In ogni caso è necessario toccare il pesce il meno possibile, compiere l’azione in acqua ed evitare assolutamente di toccare le branchie.
Perché e quando rilasciare il pescato
La disciplina del Catch & Release ha senso solamente in una società come la nostra, la quale in tantissimi casi non vede la pesca come mezzo di approvvigionamento di cibo, quanto invece come attività sportiva. Ecco quindi che, per salvaguardare l’ambiente, e per preservare nel tempo la possibilità di pescare nei nostri mari, laghi e fiumi, optare per il Cattura & Rilascia può essere sicuramente una buona idea. Questa pratica in alcuni casi è obbligatoria mentre altre volte può essere facoltativa. Hai già catturato un quantitativo sufficiente di pesci? Sei uscito a pescare solo per divertimento, e non per riempire il congelatore? Allora il Catch & Release fa sicuramente al caso tuo.
Gli accessori da pesca
Di per sé, per fare della pesca Catch & Release, non serve assolutamente rivedere il proprio set di accessori da pesca. Possiamo quindi usare la stessa canna da pesca, lo stesso mulinello e via dicendo. A cambiare sono essenzialmente solo due accessori, ovvero l’amo e il guadino. Partiamo dal primo: la scelta dell’amo corretto nel caso della pesca Catch & Release è assolutamente fondamentale, per ridurre al minimo il danno fatto al pesce. Non serve essere dei pescatori esperti per capire che le ancorette possono fare grandi danni, laddove invece gli ami della dimensione corretta – meglio ancora senza ardiglione – possono essere sfilati dalle fauci o dalle labbra senza fare danni importanti, e non corrono il rischio di essere ingoiati. É certamente possibile anche sostituire le ancorette degli artificiali tipo hard-bait, sostituendole con dei più innocui ami.
Il secondo strumento a cui fare attenzione è poi il guadino da pesca, il quale dovrebbe essere tale da non ferire il pesce. Meglio quindi usare un guadino abbastanza grande e con delle maglie in gomma, tali da non andare a far incastrare il pesce tra le maglie, che devono quindi essere strette.